Imparare a leggere le note viene percepito come un impegno noioso, difficile e soprattutto inutile, per chi non vuole suonare uno strumento. Ma la Musica in realtà è una lingua, anche se non verbale e se non si imparara a leggerla e a scriverla, scomparirà!
MusiNote è un progetto di Dora Filippone (concertista, titolare della cattedra di chitarra al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e laureata in metodologia dell’insegnamento dell’educazione musicale), nato per rispondere perfettamente al bisogno d’apprendere la musica non come ascolto o come insegnamento strumentale, ma come linguaggio condiviso e per tutti.
Un racconto fantascientifico, la storia di un cambiamento possibile su un pianeta dove poter ricominciare, fa da sfondo a un metodo didattico inedito, rivolto ai bambini della scuola primaria. Il metodo analogico, fondamento su cui è costruito MusiNote, adopera, per spiegare tutta la teoria musicale, dei supporti quali, per esempio, delle carte dal forte valore iconico. Queste sono infatti state pensate in modo semplice ed originale per essere subito prese in mano e usate il più intuitivamente possibile, così da percepire con i sensi le regole matematiche applicate alla musica: già a partire dai 6 anni, alcuni principi che regolano la teoria musicale e che spesso risultano essere avulsi dalla comprensione del bambino, diventano immediatamente fruibili, familiari e memorizzabili. Inoltre, i nomi delle note che tutti conoscono (DO, RE, MI, ecc.) entreranno a far parte del linguaggio utilizzato dalla narrazione in riferimento al quotidiano, così da comprendere che i suoni sono sempre con noi, come una favola fantastica che ci segue dappertutto, entrando nella vita di tutti i giorni e puntando diritto alle emozioni.
La musica smette così di essere un qualcosa di distante e complesso ma diventa un grande gioco tangibile nel quale, attraverso esperienza e condivisione, prende il via un viaggio alla scoperta del suo Universo magico.
Formator*
Dora Filippone
Concertista, didatta, scrittrice dopo aver suonato e viaggiato in tutto il mondo, immagina ora un universo semiserio, volutamente in bianco e nero dove la musica sia uno strumento a disposizione di tutti, per esprimere le proprie emozioni.