Il MAU – Museo d’Arte Urbana di Torino è il primo progetto in fase di concreta realizzazione, in Italia, avente come scopo il dar vita ad un insediamento artistico permanente all’aperto collocato all’interno di un grande centro metropolitano, con in più il valore aggiunto di essere iniziativa partita non dall’alto ma dalla base, complice il consenso ed il contributo fondamentale degli abitanti.
Il nucleo originario del MAU è sito nel Borgo Vecchio Campidoglio, un quartiere operaio di fine’800, collocato tra i corsi Svizzera, Appio Claudio e Tassoni, e le vie Fabrizi e Cibrario, non distante dal centro cittadino.
Una porzione di spazio urbano miracolosamente salvatasi dagli sventramenti operati dal Piano Regolatore del 1959, che ha mantenuto pressoché intatta la sua struttura a reticolo costituita da case basse con ampi cortili interni dotati di aree verdi, suddivise da vie strette, ed una forte presenza di attività artigianali, commerciali, artistiche, sociali e di intrattenimento, il tutto a favorire il rapporto di comunanza tra gli abitanti ed una tipologia di insediamento, in una zona semicentrale di Torino, tale da farne un “paese nella città”.
A partire dal 1991 inizia un lavoro di rivalutazione delle peculiarità sociali, urbanistiche ed architettoniche del Borgo.
Ad un certo punto, nella primavera 1995, si valuta di allargare la sfera di intervento all’arte, coinvolgendo i cittadini nelle scelte, stante la disponibilità iniziale di alcuni proprietari di immobili a concedere le proprie pareti per la realizzazione di opere d’arte condivise e permanenti, poi proseguita nel tempo fino agli esiti attuali, ospitando 182 opere di street art.